Ciao sono Sara!
Oggi ti parlerò di un tema che ho citato nel mio precedente articolo, la meta-prospettiva; ovvero la capacità di osservare sé stessi. Si tratta di un’abilità che puoi sviluppare per alimentare la tua [agilità emotiva].
Quando ci sentiamo bloccati dalle nostre emozioni o pensieri, tendiamo ad avere una sola prospettiva, una risposta rigida ad esse, un solo modo di fare le cose. Se siamo invischiati nei nostri pensieri, nelle nostre emozioni e nelle nostre storie abbiamo la sensazione che siano loro a dominarci, a decidere le nostre azioni e ci rendono inflessibili nella visione delle cose. Solo prendendo distanza dalle nostre emozioni possiamo renderci conto che ci sono altri modi di vedere una situazione, altri punti di vista.
Cambiando punto di vista, diventi sensibile al contesto, cogli maggiori possibilità e puoi rispondere in modi diversi e creativi alle situazioni. Diventi psicologicamente più flessibile!
E’ possibile coltivare intenzionalmente questa capacità’ di generare la distanza rispetto ai pensieri e alle emozioni che proviamo. Si tratta di sviluppare la capacità di assumere una meta-prospettiva, ovvero quella visione dall’alto che amplia la prospettiva e rende sensibili al contesto. Questa abilità aiuta a porre in una nuova luce anche le emozioni, è un fattore decisivo della capacità di riflessione!
Assumere una meta-prospettiva può essere utile anche quando facciamo degli errori. Un errore alle volte è una questione esistenziale rispetto a qualcosa che non si è realizzato così come avevamo pianificato; ci si può incolpare perché non abbiamo fatto la scelta giusta o la cosa giusta, oppure perché non è andato tutto liscio come volevamo. Il mondo cambia continuamente e le circostanze sono imprevedibili; poiché nessuno sa cosa accadrà nel futuro, siamo tutti soggetti a prendere decisioni che alle volte si dimostrano poco efficaci. Ma se osserviamo i nostri errori da un’altra prospettiva, ci accorgiamo che possono insegnarci qualcosa, abbiamo l’occasione per imparare da essi: disponiamo di un evento in grado di farci crescere. Per giungere a questa conoscenza è necessario essere capaci di esaminare i nostri errori da più punti di vista. Stessa cosa con i nostri pensieri, nei quali ci sentiamo invischiati o con le emozioni “scomode”.
Come ho già scritto nel precedente articolo [agilità emotiva: come vivere pienamente le emozioni], un “allenamento” alla portata di tutti per sviluppare la meta prospettiva è la pratica meditativa. Essa aiuta a dissolvere la fusione tra pensiero e pensatore, tra impulso e azione, liberando la mente dai vincoli più stringenti e dalle interpretazioni distorte. Questo si riassume nella frase “essere qui e ora”: con questo si intende che la mente oscilla nel tempo, si nutre di tempo generando tristezza per gli errori passati e ansia per il futuro ignoto; soltanto vivendo pienamente il presente e in totale sintonia con ciò che accade ora, puoi occuparti del momento attuale con un’attitudine consapevole senza stati emotivi scomodi come ansia e tristezza.
Attraverso strategie per vivere il momento presente come per esempio la [mindfulness], puoi osservare i tuoi pensieri: impari ad osservare il pensatore che osserva i suoi pensieri.
Il semplice prestare attenzione porta il sé fuori dall’ombra, crea quello spazio fra pensiero e azione, necessario per assicurarci di agire in base alla nostra volontà piuttosto che per meccanica abitudine.
L’abilità di meta prospettiva è un aspetto della nostra unicità. Ognuno di noi ha una meta-prospettiva sulla propria vita, una lente attraverso la quale interpreta le propria vita: è il modo attraverso il quale definiamo ciò che ha senso per noi. Ma non sempre ne siamo consapevoli, pertanto è fondamentale sviluppare questa abilità: la tua personale meta-prospettiva. [Leggi qui il mio articolo sulla mindfulness per approfondire].
Differente, ma non meno importante è il concetto di perspective taking, con cui si intende l’abilità di comprendere pensieri, credenze, sentimenti e prospettive proprie e altrui. Tale capacità implica l’essere in grado di distinguere cosa gli individui sanno circa loro stessi in una data situazione (come pensano, sentono e si comportano) e cosa sanno degli altri in quella stessa situazione. Adottare il punto di vista di un’altra persona richiede la capacità di rappresentare sé stessi come distinti dagli altri, rendendosi conto che gli altri possiedono credenze e pensieri propri, riconoscendo esplicitamente che gli stati mentali e le percezioni altrui potrebbero essere diversi dal proprio. Lo sviluppo delle abilità di perspective taking appare critico per l’affioramento di competenze sociali positive quali l’empatia, la cooperazione e gli atti di altruismo.
Rispettare la prospettiva o le abitudini degli altri, offrendo loro empatia è cruciale per il nostro sviluppo sia a livello personale che interpersonale. Ciò avviene attraverso la prospettiva o l’atto di percepire una situazione o comprendere un concetto da un punto di vista alternativo, come quello di un altro individuo.
Il perspective taking è un’abilità multidimensionale che include la comprensione non solo della valutazione visiva della realtà di qualcuno (il suo punto di vista), ma anche della sua valutazione percettiva (la sua comprensione). Il processo che viene messo in atto è quello di inclinarsi a vedere il mondo “indossando degli occhiali differenti”. Quando ci apriamo a vedere la vita attraverso l’obiettivo di un altro, è come se guardassimo attraverso un telescopio, piuttosto che un microscopio e con quella dimensione aggiunta arriva la [crescita personale]. Inoltre questo favorisce la comprensione, l’empatia e la compassione. Rispettando il fatto che ognuno di noi ha il suo punto di vista unico, fondato nel singolare insieme di circostanze e di esperienze di vita vissuta; quando ci prendiamo il tempo per capire e rispettare le prospettive degli altri siamo in grado di essergli più vicino e acceleriamo la nostra crescita personale.
Iniziare ad allenare la tua abilità di meta prospettiva, partendo dal tuo lavoro personale, imparando a riconoscere e osservare i tuoi stati interiori ti permetterà di essere maggiormente consapevole di te stesso/a e degli altri.
Per approfondire la pratica della meta-prospettiva e capire come applicare e sviluppare la tua capacità di auto-osservazione ti suggerisco di leggere il libro di Fabio Valenzisi, “Ricordati di te”.
È molto più di un libro, è uno strumento. Utilissimo per comprendere facilmente i meccanismi che portano allo stress psicoemozionale, identificarli e osservarli. Grazie a questo libro puoi sviluppare a pieno le tue capacità di meta-prospettiva, attraverso un Lavoro su di Te strutturato in dieci capitoli. Ti segnalo questa lettura perché è un libro diverso da i soliti manuali di auto-aiuto, è un vero e proprio strumento di auto-trasformazione. Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti.
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Articolo di:
Sara Lampronti
Bibliografia essenziale:
-“Agilità emotiva” di Susan David, 2018; Ed. Giunti
–“Ricordati di te” di Fabio Valenzisi, 2017; Ed. Argentodorato
Le informazioni contenute in questo post non sono indicazioni o prescrizioni mediche, hanno il solo scopo di informare. Al fine di agire nel rispetto del proprio corpo e bene farsi seguire da operatori del benessere accreditati e consultare sempre il proprio medico.
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