
In principio fu il Verbo…
Pensi al Tuo Corpo o Pensi col Corpo? Domanda strana vero? Eppure, Lui, il Corpo…
Disprezzato in passato dalle dottrine cristiano-cattoliche, idolatrato oggi come biglietto da visita estetico, come meccanismo il cui scopo è funzionare. Sì, ancora oggi il corpo, espressione di una salute meccanica dell’efficienza, è ridotto a mero oggetto.
Se nel medioevo si dava importanza all’anima disprezzando la carne del corpo, orientando più o meno virtuosamente l’attenzione verso l’essenza immateriale dell’Essere e riducendo a pensante fardello il corpo con la sua “animalità”, fatta di piaceri e sofferenze – della carne. Oggi l’attenzione si è spostata in superficie, all’apparenza del corpo che deve funzionare al meglio, certamente una considerazione più dolce rispetto al passato dove il corpo veniva non solo disprezzato ma addirittura martoriato: adesso invece viene quasi idolatrato. Curato e coccolato in ogni aspetto, ma sempre reso oggetto distante da Sé. Ma c’è di più, come in passato il corpo viene considerato imperfetto, pieno di difetti da correggere se non da trascendere, come vorrebbero certe correnti ideologiche transumane che mirano al download della mente quando il corpo, cedendo alla sua natura umana mortale, appassisce e muore.
Eppure il Corpo, nella sua interezza, è portatore di potenzialità che sono ancora oggi veri e propri enigmi per la scienza ortodossa del senso comune. Potenzialità e risorse tangibili nell’esperienza quotidiana, studiate e osservate da discipline non del tutto scientifiche, come critica il volgo, oggi conosciute come olistiche. Nel loro piccolo, queste discipline offrono interrogativi a cui è possibile dare iniziali risposte dando ascolto al linguaggio percettivo dato dalla dimensione corporea della vita vissuta. Quelle esperienze soggettive non misurabili e quantificabili, ma ricche di qualità esperienziali i cui effetti sono dirompenti: più che fatti sono eventi. Eventi esperienziali che lacerano la trama di ogni nostra aspettativa, di ogni tentativo di rassicurare il nostro ego cercando punti fermi esatti. Ma il corpo, quello Espressivo che traduce in azione i moti profondi della nostra Anima, può solo essere compreso lasciando andare gli ormeggi sicuri della misura esatta dei fatti, per entrare in quell’orizzonte enigmatico percettivo e naturale più affine all’armonia che all’esattezza. Passando dalla fisicità alla corporeità, qui intesa come espressione globale del corpo vitale, vivente e vissuto.
“Forse” non abbiamo ancora capito nulla della nostra autentica natura, del valore che ricopre il nostro corpo nell’esperienza umana, e non pretendiamo di certo noi con questo percorso di averlo compreso. Scuola di Consapevolezza Corporea si limita ad offrire un punto di vista differente, dove il Corpo viene valorizzato come – secondo noi – dovrebbe. Un percorso di ricerca e sviluppo della propria consapevolezza attraverso l’osservazione e la pratica corporea: dove viene messa da parte la concezione fisica del corpo e ci si apre alla corporeità, quella dimensione totale e naturale dove “Tu non hai un corpo ma Sei Corpo“.
Dice l’antica saggezza Biblica: in principio era il verbo. Il pensiero che prende forma diventando azione.
È l’azione data dal corpo a modificare la realtà, a produrre un risultato. Si potrebbe anche dire: “in principio era l’azione”. Questo è il linguaggio del corpo, ciò che si muove da una fonte profonda, la nostra fonte primaria interna, quella scintilla di vita espressa dal corpo nel suo movimento.
Sì, ma quale Corpo?
Scuola di Consapevolezza Corporea, è un percorso unico nel suo genere: attraverso attività esperienziali dove il punto centrale è la corporeità, prederemo le mosse dal Corpo inteso come Espressivo per comprendere meglio noi stessi, dedicando attenzione e studio al linguaggio del corpo. Tale linguaggio, qui, non si riduce alle dinamiche della comunicazione non verbale, ma viene inteso nella sua globalità culminante nell’Espressione Umana.
Ogni partecipante guiderà e sarà guidato nella scoperta delle potenti risorse del corpo: imparerai come decodificare i messaggi del tuo corpo e ad organizzare il pensiero affinché possa esprimersi in azioni fluide ed efficaci, allo scopo di relazionarti con gli aspetti del tuo mondo in modo coerente e libero da tensioni. Quelle tensioni che, se non espresse, restano impresse nel corpo cristallizzandosi in emozioni negative come ad esempio ansia e stress emotivo; oppure stati di demotivazione e/o deconcentrazione che sgretolano la fiducia nella tue capacità o ti impediscono di riconoscerle.
Una vera e propria scuola, dove ci sarà tanta pratica unita a momenti di riflessione dedicati all’approfondimento dei concetti fondamentali della corporeità espressiva, argomenti necessari per consolidare le esperienze pratiche e fissarle indelebilmente nella tua vita quotidiana.
Il percorso si fonda su contenuti di kinesiologia, counseling e mindfulness. Sarà condotto da professionisti esperti in questi settori che accompagneranno ogni partecipante in un vero e proprio percorso di Lavoro su di Sé e trasformazione: a partire dal 18 GENNAIO 2024, ogni giovedì dalle 20.30 alle 22.00. Presso il centro culturale Le Contrade di Portomaggiore (FERRARA)
Per informazioni contatta: 327 41 68 348.
Articoli di:
Redazione NovaTherapy®
Le informazioni contenute in questo post non sono indicazioni o prescrizioni mediche, hanno il solo scopo di informare. Al fine di agire nel rispetto del proprio corpo e bene farsi seguire da operatori del benessere accreditati e consultare sempre il proprio medico.
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