La kinesiologia applicata offre un ampia gamma di tecniche naturali e non invasive per risolvere molti stati di malessere: fra queste, la valutazione e correzione della valvola ileocecale è un metodo semplice per migliorare gli stati di malessere correlati agli squilibri dell’intestino; in particolare, stiamo parlando della sindrome della valvola ileocecale, vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come si può migliorare lo stato di benessere, correggendo questo particolare tratto dell’intestino con la kinesiologia applicata.
Esiste un principio fondamentale della fisiologia che per le discipline di salute naturale non è possibile dimenticare: il corpo umano, come tutti i sistemi viventi complessi, per funzionare bene deve necessariamente rispondere a due presupposti fondamentali, avere a disposizione ciò che serve per il suo funzionamento ed espellere ciò che non serve per evitare l’accumulo di sostanze tossiche.
Sebbene questa descrizione sia molto semplificata e ridotta ai minimi termini, possiamo tuttavia considerare l’intestino come la struttura centrale che risponde in modo determinante a questi importanti bisogni fisiologici di utilizzo ed eliminazione. Senza soffermarci troppo sulle ovvie ragioni di scegliere alimenti sani che rispettino la fisiologia del corpo, in questo post desidero mettere in evidenza l’importanza delle funzioni di assorbimento ed eliminazione dell’intestino; ma sopratutto di quali disagi si possono manifestare quando queste funzioni non avvengono in modo equilibrato.
La questione è molto semplice: facciamo finta che l’intestino abbia una capacità di assorbimento ed eliminazione pari a 5. Se ingerisci una quota di sostanze nutrienti pari a 5 il tuo intestino funziona in modo equilibrato: assorbe il giusto e elimina completamente tutto ciò che non serve senza accumuli tossici. Ma cosa succede se ingerisci una quota alimentare superiore alle tue capacità fisiologiche, pari a 10, 15 o addirittura 20? … E per considerare la peggiore ipotesi, cosa succederebbe se oltre ad ingerire una quota di alimenti superiore alle naturali capacità fisiologiche di digestione dell’organismo, la tua scelta alimentare fosse di qualità pessima? La risposta è tanto ovvia quanto semplice: intaseresti l’intestino e con lui l’intero corpo.
Una delle forme più diffuse e poco conosciute di disfunzione associata all’intestino è la sindrome della valvola ileocecale, disagio molto frequente nella nostra società sovralimentata: colazioni troppo abbondanti e ricche di zucchero, spuntini di qualità discutibili, aperitivi, alcol, fumo e quantità dei pasti spesso al di sopra delle naturali capacità di sopportazione fisiologica. In altre parole si mangia troppo e male, spesso associando a questo l’utilizzo di altre sostanze tossiche come appunto il fumo, i farmaci e altre sostanze chimiche con cui veniamo a contatto nei modi più vari. Evito di soffermarmi sulla solita tiritera del mangiar sano, ecc.. ecc… Ormai questo lo sanno tutti!
Tuttavia desidero portare la tua attenzione sulla quantità del cibo ingerito. Al di là delle ovvie ragioni del mangiar sano, spesso si dimentica il fattore quantità: troppo cibo, anche di qualità, affatica e intasa l’organismo; il solo fatto di metabolizzare e digerire mette l’organismo nella posizione di produrre comunque tossine, certo se mangi alimenti di qualità le tossine metaboliche avranno un impatto meno aggressivo rispetto a chi consuma alimenti spazzatura, ma comunque questo processo di produzione di scorie avviene e se la quantità dei cibi, ripeto anche se di qualità, supera le capacità fisiologiche di digestione e assorbimento il corpo può andare incontro a squilibri e disfunzioni. La sindrome della valvola ileocecale è una delle più frequenti disfunzioni intestinali. Fra l’altro il consumo abbondante di verdura cruda ne favorisce l’insorgenza, faccio questa premessa per mettere in evidenza il punto descritto sopra: il consumo eccessivo di alimenti anche sani, come la verdura e la frutta, possono portare ad alterazioni funzionali fisiologiche dell’intestino. Ma vediamo nello specifico che cos’è la sindrome della valvola ileocecale.
L’intestino tenue è diviso in tre parti: il duodeno, il digiuno e l’ileo. Il suo compito è quello di digerire e assorbire il cibo. L’intestino crasso è invece composto dal cieco e dal colon, la sua funzione è di riassorbire l’acqua e di eliminare i rifiuti e le tossine derivati dalla metabolizzazione del cibo. La valvola ileocecale si trova tra l’ileo e il colon ascendente.
L’obiettivo della valvola ileocecale è quello di evitare il reflusso dei materiali di scarto del grande intestino all’ileo. I sintomi ed i problemi cominciano quando la valvola rimane aperta, permettendo il reflusso delle materie di scarto e di conseguenza facilitando la produzione in eccesso di tossine. In certi casi la valvola può presentare spasmi e restare chiusa. Tuttavia, il 90% dei casi presenta problematiche di valvola ileocecale aperta.
I sintomi di una funzione alterata della valvola ileocecale possono includere:
- dolore della spalla
- dolori improvvisi del tratto lombare
- dolore e senso di oppressione al torace
- vertigini
- dolori alle anche
- acufeni
- sensazione di svenimento
- pseudo infezione sinusale
- pseudo ipocloridria
- cefalee
- sete improvvisa
- pallore
- occhiaie sotto agli occhi
- fastidi di varia natura associati ai sintomi sopracitati
L’elenco descritto sopra da una indicazione sommaria dei disagi più frequenti connessi alla disfunzione ileocecale. Anche se non è possibile mettere un etichetta assoluta sulla correlazione diretta fra certi sintomi e la disfunzione della valvola ileocecale, sicuramente è bene mettere in evidenza che il funzionamento dell’intestino, nel suo complesso, influenza la salute di tutto il nostro corpo. Pertanto la valvola ileocecale si colloca fra le strutture dell’intestino più importanti, responsabili del suo corretto funzionamento. Nei casi in cui questa non dovesse funzionare come si deve, diventa opportuno intervenire con tecniche e metodi utili alla sua correzione, allo scopo di migliorare il funzionamento dell’intestino e lo stato di salute generale dell’intero corpo.
Le cause principali dei problemi legati alla valvola ileocecale includono: intolleranze ai cibi, parassiti, stress emotivo e disfunzioni della biomeccanica muscolare e posturale, sopratutto a carico della respirazione.
La scelta degli alimenti è molto importante, in particolare sono da evitare: popcorn, noci, semi, cibi speziati, alcol, cioccolato, caffeina, lieviti, e latticini. Sospendere l’uso di questi alimenti fino a quando la valvola ileocecale è corretta ed ha raggiunto uno stato di equilibrio stabile. Il modo più semplice e veloce per valutare e correggere la valvola ileocecale è attraverso test specifici di kinesiologia applicata.
Inoltre, una forte pressione, spesso dovuta a un addome molto pronunciato, può essere una causa sufficiente a mantenere la valvola aperta. Il Dr. Rob d’Aquila DC ha riscontrato uno stretto legame tra malfunzionamento della valvola ileocecale e:
- disbiosi intestinale
- scelta sbagliata dei cibi o intolleranze
- necessità di enzimi digestivi o betaina HCL
- squilibrio di minerali, calcio e magnesio
- intossicazione generale
- debolezza e squilibrio dei muscoli addominali
I sintomi di una valvola ileocecale aperta sono gli stessi di quella chiusa, tranne che per le feci che si presentano molto morbide. I disagi disfunzionali tra una valvola chiusa o aperta sono simili, ma la valvola chiusa è causata principalmente dalla spasticità dei muscoli intestinali. Altri sintomi che spesso accompagnano la sindrome della valvola ileocecale chiusa possono essere candida intestinale, parassiti, infezioni batteriche e virali dell’intestino; ipocloridria, eccesso di zuccheri, carboidrati raffinati, consumo eccessivo di frutta e verdura. I sintomi correlati di questi problemi sono costipazione, gonfiore, crampi addominali, flatulenza, stanchezza, cattiva digestione, mal di testa, alitosi, mal di schiena …
Rimedi utili per il trattamento della disfunzione ileocecale:
- Nutrizione: integratori che apportano clorofilla ed enzimi digestivi, aiutano in caso di valvola aperta; calcio o vitamina D facilitano la correzione nei casi di valvola chiusa.
- ridurre il consumo di verdura cruda e sostituirla con verdura cotta, fino alla completa correzione della funzionalità della valvola. “Indicativamente un mese minimo…” ma i tempi di correzione devono essere valutati in base al soggetto, per ciò è bene effettuare test periodici per valutare l’effettivo stato della valvola e la stabilità delle correzioni applicate.
- Evitare per un periodo di due settimane: caffè, tè, cacao, bibite gassate; aceto, salse tipo ketchup e maionese; peperoncino, pepe, cannella e spezie simili; insaccati come salame, prosciutto; tabacco; bevande alcoliche; farine bianche e pane
- Kinesiologia applicata: il metodo più indicato per il trattamento diretto e la valutazione del funzionamento della valvola ileocecale, puoi trovarlo recandoti presso un kinesiologo accreditato. Attraverso opportuni test kinesiologici è possibile capire se la valvola ileocecale presenta disfunzioni, se è aperta o chiusa; dopo aver verificato lo stato della valvola si interviene con manovre kinesiologiche specifiche e particolari tecniche manuali per correggerla, ripristinando il suo corretto stato funzionale anatomico.
- puoi applicare una borsa di acqua fredda nella zona della valvola – a destra fra l’ombelico e la cresta iliaca anteriore superiore – per 15/20 minuti o fino a quando senti che è diventata della stessa temperatura del corpo.
- puoi agire autonomamente sul tuo rilassamento: con tecniche di auto-osservazione, meditazione, neuroacustica; quest’ultima è un ottimo modo per facilitare la riorganizzazione dell’intestino e del metabolismo in generale. Consulta la pagina del sito [neuroacustica] dove trovi tutte le informazioni su questa tecnologia adottata dai kinesiologi NovaTherapy; potrai accedere al sito e trovare il tuo programma di rilassamento oppure [contattami] per avere indicazioni più personalizzate.
Nelle sedi operative [NovaTherapy] è possibile sottoporsi a questo tipo di trattamento. Se hai notato delle corrispondenze con i tuoi sintomi, oppure stai vivendo da troppo tempo malesseri a cui non hai trovato risposta, noi possiamo aiutarti.
Articolo di:
Fabio Valenzisi
Bibliografia essenziale:
– Kinesiologia applicata Vol. 1, synopsis. David S. Walther.
– Teoria e impiego pratico della kinesiologia applicata. R. Dujany.
– Manuale pratico di kinesiologia applicata. M. Stegagno, L. Rondini.
Le informazioni contenute in questo post non sono indicazioni o prescrizioni mediche, hanno il solo scopo di informare. Al fine di agire nel rispetto del proprio corpo e bene farsi seguire da operatori del benessere accreditati e consultare sempre il proprio medico.
Se desideri essere messo in contatto con un medico specializzato in medicina integrata e olistica, uno dei nostri kinesiologi o direttamente con l’autore contattaci, saremo lieti di consigliarti gratuitamente sui professionisti della nostra rete di contatti.
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