Dal punto di vista kinesiologico la disorganizzazione neurologica è uno degli indicatori di squilibrio corporeo meno conosciuti: si tratta di una condizione sistemica che coinvolge il corpo in tutti i suoi processi fisiologici ed espressivi. Essere informati su come individuare le sue manifestazioni può rivelarsi molto utile allo scopo di mantenere il proprio stato di benessere a livello ottimale e/o migliorare certe condizioni di malessere correlate allo stress..
Si tratta di una condizione non patologica di cui molte persone, senza saperlo, sono colpite. Si manifesta con l’incapacità del sistema nervoso di gestire adeguatamente le informazioni e gli stimoli sensoriali dell’ambiente e quelli interni. Uno stato di confusione sensoriale a volte transitorio o in certi casi piuttosto stabile, che coinvolge la qualità di vita dell’individuo alterando le capacità sensoriali coordinative e comportamentali.
Ecco alcuni dei più comuni indicatori di disorganizzazione neurologica:
• La persona fa il contrario di quanto gli si richiede, ad esempio tira verso il basso quando gli si dice di tirare verso l’alto.
• Batte le lettere al contrario scrivendo a macchina.
• Coordinazione difettosa: dice “destra” e indica sinistra.
• Coordinazione spaziale: urta contro gli oggetti; non riesce a valutare le distanze.
• Cammina goffamente; inciampa o cade spesso; ha difficoltà ad assumere posture comode e funzionali nell’esecuzione di compiti finalizzati a scopi semplici. Episodi discinetici.
• Il bambino che non riesce a prendere la palla e sbaglia le distanze.
• Difficoltà di apprendimento e/o concentrazione.
• Balbuzie; difficoltà a dire certe parole o certe lettere.
• Errori di scrittura; disgrafia; scrivere lettere o numeri al contrario.
• Sonnolenza durante la lettura di un testo/libro.
• Dislessia
• Confusione mentale e/o difficoltà a seguire processi mentali orditati, per esempio la persona chiede un consiglio e poi lo dimentica subito dopo; difficoltà a lasciare andare pensieri sconvenienti o dargli un ordine gerarchico di priorità.
Per considerare questi punti come indicatori di disorganizzazione neurologica è opportuno prima di tutto sottoporsi sempre a una diagnosi medica differenziale, in modo da poter escludere eventuali forme patologiche o psicopatologiche che possono presentare un quadro sintomatologico corrispondente ai punti sopra elencati. Solo dopo aver escluso queste eventualità è possibile procedere con sicurezza nell’indagine kinesiologica e con le opportune correzioni. L’intervento medico è fondamentale per togliere i “dubbi medici” e procedere con sicurezza: l’esito negativo di una diagnosi differenziale favorisce l’apertura dello scenario dello stress come fattore di malessere. Questa condizione è molto importante per condurre un processo di riequilibrazione multidisciplinare ed integrato che contempli sempre la supervisione medica.
Il fattore comune che accompagna l’insorgenza dei fenomeni di disorganizzazione neurologica è sicuramente lo stress: se fra i punti elencati sopra hai riscontrato delle risonanze con il tuo vissuto, facendo mente locale potresti facilmente constatare come i periodi di stress siano responsabili dell’insorgenza di uno o più indicatori di disorganizzazione. In effetti l’esperienza kinesiologica ha messo in evidenza come i “sintomi” da disorganizzazione neurologica siano correlati a episodi significativi di stress più meno lunghi, e di come questa condizione rappresenti il fattore di innesco di tali “sintomi”.
Sotto stress siamo bombardati da un’ondata di informazioni psicofisiche a cui il nostro corpo deve rispondere in modo adeguato per riuscire a gestirle, purtroppo la capacità del nostro corpo di coordinare adeguatamente gli stimoli non è infinita; superata una certa soglia il sistema psicofisico va per così dire in “tilt” perdendo la sua normale efficienza in compiti normalmente semplici e automatici come discriminare le distanze, coordinare i movimenti fini, mantenere posture efficienti, elaborare le informazioni cognitive.
La kinesiologia applicata studia approfonditamente i fenomeni di disorganizzazione neurologica offrendo efficaci metodi per correggere questo particolare squilibrio e ridurre lo stress abnorme correlato a specifiche cause stressogene di tipo fisico, biochimico e/o psicoemotivo.
Il metodo più semplice per correggere la DN consiste nella valutazione tramite test muscolare kinesiologico di alcuni punti specifici situati vicino al manubrio dello sterno: si tratta dei punti numero 27 del meridiano Rene; dopo aver rilevato se questi punti sono attivi per la disorganizzazione neurologica, vengono stimolati vigorosamente, tramite digitopressione, allo scopo di riorganizzare il sistema nervoso. Infatti i punti R 27 se stimolati favoriscono diverse risposte correttive da parte del corpo di tipo energetico, posturale e neurologico: in particolare la stimolazione di questa zona ripristina le capacità del corpo di orientamento spaziale destra-sinistra, il migliorando dell’assetto posturale del collo e della testa e l’allentamento delle tensioni accumulate a questo livello; inoltre ha un’azione di riequilibrio degli emisferi cerebrali, integrando le loro funzioni dx – sx con evidenti vantaggi sull’organizzazione neurologica del corpo organico e espressivo. In pratica favoriscono l’integrazione emisferica ripristinando la coordinazione degli emisferi cerebrali: ed è proprio questa caratteristica ad essere importante per la correzione della disorganizzazione neurologica.
Questa versione semplice della procedura, ha un’azione temporanea sulla riduzione del fenomeno, tuttavia si rivela molto efficace come rimedio di emergenza o espediente tecnico kinesiologico per abbassare l’iperattivazione generale del corpo allo stress.
Le procedure eseguite in studio dal kinesiologo prendono in considerazione numerosi altri fattori: posturali, energetici, vertebrali, psicoemozionali; e consistono nella stimolazione di altri punti riflessi, oltre a R 27, con procedure metodologiche più articolate e precise che permettono di rilevare le cause della disorganizzazione neurologica e non solo l’allentamento temporaneo dei suoi effetti.
In questo articolo non ho intenzione di descrivere nel dettaglio tali procedure ma ho voluto soffermarmi sulla versione semplice per offriti un metodo pratico da utilizzare per conto tuo: se vuoi, ogni volta che ti accorgi di manifestare qualche alterazione come ad esempio confusione mentale, urtare contro gli oggetti, confondere la destra con la sinistra o cose simili; fermati un attimo e stimola contemporaneamente con indice e pollice, per 30 secondi, i due punti Rene 27 situati vicino al manubrio dello sterno; mentre lo fai respira profondamente e metti la mano libera sull’ombelico; poi inverti le mani e ripeti per lo stesso tempo la stimolazione. Puoi farlo anche più volte!
Se fatto regolarmente questo semplice metodo può aiutarti a recuperare la tua centratura e chiarezza mentale. Oltre a ciò la stimolazione dei punti R 27 è molto utile per scaricare la tensione accumulata nel collo e sul torace.
Con questo metodo potresti migliorare la gestione dello stress sia a livello fisico che mentale.
Tuttavia, se ti accorgi che non è sufficiente puoi rivolgerti ad un bravo kinesiologo per valutare approfonditamente la tua situazione, scoprirne i dettagli e correggere definitivamente le cause.
Articolo di:
Fabio Valenzisi
Bibliografia essenziale:
– Kinesiologia applicata Vol. 1, Synopsis. David S. Walther.
– Kinesiologia applicata, Flowchart manual; David Leaf
LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO POST NON SONO INDICAZIONI O PRESCRIZIONI MEDICHE, HANNO IL SOLO SCOPO DI INFORMARE. AL FINE DI AGIRE NEL RISPETTO DEL PROPRIO CORPO E BENE FARSI SEGUIRE DA OPERATORI DEL BENESSERE ACCREDITATI E CONSULTARE SEMPRE IL PROPRIO MEDICO.
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