L’argomentazione che segue è una riflessione emersa dopo aver letto l’articolo LA MORTE NEL TRANSUMANESIMO, pubblicato poche settimane fa dal nostro nuovo autore Roberto.
Ho avuto modo di informarmi su questa strana ideologia, che pare essere l’avanguardia dei nostri tempi e delle prospettive futuristiche più floride e appetibili, almeno secondo i pensatori che la promuovono. In particolare mi ha colpito il concetto di trascendenza da Homo Sapiens a “homo deus” a cui questi pensatori fanno riferimento con religioso entusiasmo.
L’Uomo ha sempre avuto bisogno di credere religiosamente in qualcosa. E infatti i seguaci di questo movimento culturale transumano fanno religiosi proseliti in nome della tecnica e della tecnologia, riponendo in questa tanta fede quanto lo stesso Aronne ne riponeva nel suo Vitello d’oro.
HOMO DEUS: IDEA INTELLIGENTE O DELIRIO DI ONNIPOTENZA DEL TRANSUMANESIMO?
Basandoci su di un piano autenticamente Umano, trascendere la condizione di Homo Sapiens non significa diventare “homo deus”, come di questi tempi va di moda argomentare in certi ambienti deliranti. Trascendere la condizione primitiva di Homo Sapiens significa diventare quello che in fondo già siamo, ovvero Esseri, Esseri Umani: questa è la via autentica per l’evoluzione dell’Umanità. Si tratta di un’opera “alchemica” raffinata che non consiste tanto nel trascendere quanto nel coniugare le forze finite della Natura Animale con le potenzialità infinite dell’Anima Umana, forze e potenze che abitano in noi. E non di una vile, banale e sprovveduta opera di ingegnerizzazione bio-tecnogena, come vorrebbero farci credere i “ragionieri” transumani, giustificata da sofismi filosofici usati per addolcire una concezione distorta e dissonante di umanità. Visione deforme, dove l’essere umano è considerato menomato: le cui “imperfezioni” sancite dalla tecnoscienza transumana necessiterebbero, secondo questa visione, di protesi e ortesi tecnologiche per correggere queste presunte limitazioni esistenziali, rese tali arbitrariamente da “pensatori” troppo pigri per fermarsi a riflettere attraverso un pensiero degno di questo nome: non pensano ma ragionano, e c’è molta differenza!
La concezione transumanista oltre ad essere triste e stupida, è puerile! Perché denota l’arrogante presunzione, propria dell’Ominide immaturo, di risolvere i problemi attraverso il dominio coercitivo dell’Altro, considerato inferiore. Le cui mosse si prendono da motivazioni primitive che solo in apparenza sono orientate al progresso nel senso positivo del termine. Questo Ominide è un moderno cavernicolo inconsapevole, in giacca cravatta e smartphone. Motivato principalmente da intenzioni finalizzate al dominio smisurato sulle altre persone, viste come inferiori; egocentrico e patologicamente narcisista, ha il solo scopo di conservare il suo potere illusorio di auto-conservazione nutrito dal delirante desiderio di vivere in eterno, maschera dell’atavica paura di morire. Paura che proietta magistralmente sugli altri. Altro che progresso, questo è bio-conservatorismo primitivo.
Il nostro cavernicolo moderno transumano, il nostro “ragioniere”, è ingenuamente convinto che: “siccome ha creato la ruota e questa ha risolto tanti suoi problemi pratici; passa alla conclusione delirante che anche lui debba dotarsi di ruote per risolvere tutti i problemi esistenziali che l’affliggono, compreso quello della morte”.
L’ideologia transumana è con molta probabilità l’espressione del senso di inferiorità e inadeguatezza dei pigri opulenti: soggetti insicuri dentro di sé e afflitti da patologica sfiducia nell’Essere Umano e nelle sue qualità più elevate di consapevolezza, auto-coscienza, bontà incondizionata, cooperazione, creatività artistica, spiritualità e anima. Disprezzano lo spirito e innalzano idoli al tecno-materialismo sfrenato.
I transumanisti, per lo più, sono “bambinoni” maniaci del controllo; per qualche oscuro motivo incapaci di esprimere il pieno potenziale spirituale di Essere Umano e per questo cercano di negarlo agli altri promettendo scenari futuristici effimeri come il paese dei balocchi, presentati come unica strada risolutiva per la (loro) salvezza dai patimenti umani. Essi propongono un mondo meraviglioso, ma che a ben vedere è più che altro un sanatorio mondiale perpetuo, abitato da persone deboli e tecnologicamente assistite, di cui non solo il corpo diventa macchina ma cosa ancor peggiore anche il modo di pensare. La loro ricerca si orienta all’esterno non all’interno, così le loro presunte formidabili soluzioni sono rivolte verso la creazione di “stampelle” sempre più efficienti e tecnologicamente avanzate. Soluzioni intelligenti solo in apparenza, ma in realtà si tratta di stampelle: protesi e ortesi dirette agli ominidi immaturi come loro. No di certo agli Esseri Umani!
TRANSUMANESIMO, PROTESI DELLA VITA NATURALE: L’HOMO PROTESIS-ORTESIS
Ci siamo fatti abbagliare troppo facilmente dal fascino della tecnica, oggi tecnologia, da cui ci facciamo dominare già da troppo tempo. Continuando di questo passo e se il delirio transumanista dovesse realizzarsi probabilmente più che “homo deus” si svilupperà “l’homo protesis-ortesis”: un umanoide zoppicante iper-tecnologicamente assistito, la cui forza dipende da protesi e ortesi tecnologiche atte a correggere qualità e potenzialità umane “embrionali” ma che invece vengono considerate limiti e imperfezioni dai seguaci del transumanesimo. Ma suddette qualità, prima di considerale limiti o errori di fabbricazione, vanno capite a fondo e poi sviluppate: affinché possa evolversi l’autentico Essere Umano e non lo stupido Ominide.
Questi “arcigni nerd” transumani, abbagliati dal sogno illusorio di non morire, sono soggetti megalomani psicologicamente immaturi con la pretesa di trascendere la Natura Umana senza averla prima compresa fino in fondo. – Chi possiede argomenti di confutazione a questa constatazione li metta pure nei commenti -.
Le intenzioni dei transumanisti si orientano verso l’abbattimento e l’estinzione delle qualità più elevate dell’Essere Umano. Il loro intento, consapevole o inconsapevole che sia, è spazzare via l’Umanità che ci caratterizza come Essere Umani. Per lasciare spazio solo all’Ominide primitivo, le cui caratteristiche elementari si adattano più facilmente all’implantologia tecnologica, perché l’Ominide è essenzialmente guidato da processi biologici primari prevedibili: stimolo-risposta. Processi elementari più facili da dominare e controllare, rispetto ai moti misteriosi dello Spirito Umano, più affini all’armonia che all’esattezza e alla prevedibilità.
Il transumanesimo promuove soluzioni senza aver compreso a fondo ciò che problematizza: infatti, se riflettiamo onestamente, ancora non sappiamo con certezza la causa di un raffreddore, eppure pretendiamo di curarlo senza possedere una vera cura causale! Per non parlare della maggior parte delle cosi dette patologie, di cui allo stesso modo del raffreddore non ne si conoscono le cause. Certo, siamo in grado di alleviarle e controllarne i sintomi ma ciò non giustifica l’estensione di tale approccio sintomatico a tutto il resto delle questioni Umane.
Misuriamo, analizziamo e categorizziamo la Natura, ma l’abbiamo veramente compresa? Scrutiamo le dinamiche del nostro sistema solare e oltre, o l’infinitesimamente piccolo come le molecole e gli atomi, ma di noi stessi cosa sappiamo? Miriamo a colonizzare pianeti come Marte, ma il nostro pianeta? Quanto lo conosciamo davvero e lo custodiamo? Pensateci bene: siamo noi a doverlo conoscere e custodire non certo questi fenomeni che ci dicono che ora è arrivato il momento della green economy e della transizione ecologica. Sono più di 50 anni, come minimo, che sappiamo quanto certe condotte industriali siano nocive al pianeta. E ora, siamo noi piccolo popolo a doverci sentire responsabili? Pensateci bene, perché i ragionieri transumani, se avessero già la possibilità di andare su Marte, ci andrebbero. Ma solo dopo aver distrutto il pianeta Terra prosciugandolo di ogni risorsa e lasciandolo morente a noi “comuni mortali”… però, forse, per noi sarebbe un’opportunità, per certi versi. Il transumanesimo prolifera nell’atteggiamento dello “scarica barile”, proiettando le responsabilità – per non dire colpe – dei massimi sistemi sui singoli individui, vessandoli oggi in nome di un futuro glorioso domani; futuro insostenibile per la popolazione e, sostenibile solo da questa cricca leucemica oligarchica di individui disumani. Stiamo attenti a questi prestigiatori della comunicazione…
Ci affanniamo per vivere sempre più a lungo, rinnegando vecchiaia e morte, ma l’abbiamo veramente compresa la morte? Abbiamo accettato il valore essenziale della vecchiaia? Cosa sappiamo veramente del dopo? E del prima? Ammettiamolo, l’Umanità non ha terminato nemmeno le scuole elementari, eppure alcuni suoi componenti pretendono di guidare l’automobile come gli adulti. Forse sarebbe meglio fermarsi un attimo. Fare un bagno di umiltà e osservare ciò che abbiamo, valorizzarlo e conoscerlo veramente – conoscere noi stessi in quanto Esseri Umani – prima di sparare cazzate come il transumanesimo!
Leggi anche: LA MORTE NEL TRANSUMANESIMO
Articolo di:
Fabio Valenzisi
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