

Si deve bere quando si ha sete oppure bisogna idratarsi preventivamente in modo da evitare la sensazione di sete?
Bere tanta acqua ma quando?
Come ristabilire l’idratazione ottimale se si è disidratati?
Come si fa a sapere se il nostro organismo vive una condizione di disidratazione subclinica?
Esistono due scuole di pensiero:
- chi dice di bere quando si ha sete.
- chi invece sostiene che bisogna bere tanta acqua e idratarsi con costanza: minimo due litri di acqua pura al giorno.
In linea di principio generale, entrambi gli approcci hanno senso ma se inquadriamo la questione dal punto di vista [“dell’essere buoni animali”], il primo è certamente quello più in linea con questa prospettiva che stiamo trattando in questa collana di articoli.
Il bisogno di acqua va trattato considerando il proprio stato di benessere, è questo a determinare la scelta fra i due approcci.
È il contesto di partenza in cui ti trovi a condizionare la scelta
Se sei perfettamente in salute e vitale come un fanciullo, allora bere quando hai sete è la regola innata più semplice da seguire. Con questa condizione di partenza puoi permetterti di seguire il principio: “bevi quando hai sete”!
Ma esiste una condizione più comune: se come punto di partenza ti ritrovi ad essere acciaccato, stanco, poco vitale; e guardandoti allo specchio ti vedi rinsecchito, scuro e pallido con la pelle smunta, probabilmente hai bisogno di idratarti in modo più assiduo e programmato. In fondo l’acqua è l’elemento fondamentale del nostro organismo!
Perciò, qui lascio a te il compito di valutarti da solo/a: guardati allo specchio, senza creme di bellezza, meglio alla mattina appena alzato e la sera prima di coricarti: secondo te, onestamente, hai bisogno di idratarti in modo costante e regolare o puoi permetterti di attendere quando avrai sete?
Bere tanta acqua: rimedio fai da te
Se fai parte delle persone “acciaccate” è molto importante che assumi acqua in abbondanza, ricorda: lo stress costringe l’organismo ad un alto consumo di acqua, questo è un buon motivo per evitare le classiche scuse “razionali” del tipo “non ho tempo per bere”, “mi dimentico” e la più ridicola fra tutte: “l’acqua non mi piace”, etc, etc…
Se stai vivendo un certo grado di malessere psicofisico, la cosa più semplice e importante da fare è bere acqua pura; non tisane, tè, caffè, etc… acqua pura!
- Per cambiare abitudine e riuscire a bere con costanza almeno un paio di litri al giorno (minimo sindacale…) puoi applicare questo principio: un bicchiere abbondante di acqua ogni due ore – di veglia -.
Attenzione: se sono molti mesi o peggio, anni, che bevi poco durante la giornata – ho conosciuto persone che fanno fatica a toccare il mezzo litro al giorno – tieni presente che per reidratare il tuo corpo ci vogliono mesi. Dunque, evita di illuderti: pensare che in un paio di giorni l’organismo si reidrati a sufficienza, dopo anni di un consumo giornaliero esiguo d’acqua, è fallimentare.
Ci voglio mesi, talvolta anni di costante idratazione quotidiana, consumando prevalentemente acqua pura, per raggiungere livelli ottimali di idratazione e riequilibrarsi in tal senso.
Ma stai certo che procedendo in questo modo, “forse” ti alzerai una mattina e guardandoti allo specchio potrai riscoprire la vitalità risplendere nel tuo viso! A quel punto capirai che sei tornato un “buon animale”, così potrai finalmente permetterti di bere “solo” quando avrai sete.
La Kinesiologia Applicata può aiutarti
Questa è una buona notizia per chi desidera intervenire sul proprio stato di benessere in modo preciso, mantenendo la propria salute a livelli ottimali di vitalità: il kinesiologo può rilevare tramite apposite prove il livello di idratazione del tuo corpo.
Saprai sicuramente che la disidratazione è una condizione pericolosa e non è cosa comune presentare sintomi in tal senso, perché questa eventualità è molto grave e, sopratutto per noi occidentali, può verificarsi solo in situazioni limite.
Lo stato di disidratazione di cui tratta questo articolo è una condizione spesso non percepita, con sintomi lievi che si confondono con i “normali” acciacchi della vita; si tratta di disidratazione subclinica: uno stato privo di alterazioni patologiche, spesso non percepito, che condiziona cronicamente il nostro equilibrio organico in modo subdolo.
Per questo motivo i kinesiologi e molti altri professionisti di medicina olistica pongono molta attenzione alla disidratazione subclinica.
Il test kinesiologico come strumento per rilevare lo stato di disidratazione
La kinesiologia applicata offre un test molto semplice, non invasivo e di facile applicazione per verificare se il tuo corpo è disidratato. Rientra nella categoria di test di [disorganizzazione neurologica] e viene effettuato in quasi tutte le visite kinesiologiche.
Per questo i kinesiologi [NovaTherapy®] ti consigliano di affidarti ad un kinesiologo professionista esperto che sappia verificare il tuo stato di idratazione e sopratutto di benessere generale.
Leggi gli articoli precedenti della stessa collana:
articolo di:
Fabio Valenzisi
Bibliografia essenziale:
Le informazioni contenute in questo post non sono indicazioni o prescrizioni mediche, hanno il solo scopo di informare. Al fine di agire nel rispetto del proprio corpo e bene farsi seguire da operatori del benessere accreditati e consultare sempre il proprio medico.
Se desideri essere messo in contatto con un medico specializzato in medicina integrata e olistica, uno dei nostri kinesiologi o direttamente con l’autore contattaci, saremo lieti di consigliarti gratuitamente sui professionisti della nostra rete di contatti.