
La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) è una pratica medica millenaria nata nel bacino del Fiume Giallo in Cina: si tratta di uno dei più antichi sistemi medico-filosofici del mondo. Probabilmente è l’approccio olistico che ha influenzato di più l’occidente fin dall’800. Parte dal presupposto che il corpo umano è un tutto, unico e indivisibile, pertanto ogni organo e ogni apparato è strettamente connesso a tutto il resto.
In MTC esistono 5 costituzioni differenti, definite logge: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. Ognuno di noi appartiene ad una o più logge contemporaneamente, definendo così la nostra costituzione fisica. Ogni loggia presenta delle caratteristiche specifiche: attraverso un check up basato sulle regole della MTC è possibile scoprire costituzionalmente come siamo fatti, per prevenire eventuali disturbi o malattie che possono sorgere nel futuro. Per la MTC infatti, prendendosi cura del proprio personale “terreno costituzionale” si limita l’insorgenza di disagi e malattie. Una delle caratteristiche di quest’arte, riportate dai Medici Tradizionali in Cina, è proprio quella di poter anticipare gli stati di malattia organica, identificando lo squilibrio energetico che si manifesta molto prima dello stato di malattia fisica.
Secondo questo orientamento filosofico-medico lo stato di malattia proviene dalla perturbazione dell’equilibrio energetico. Se la prevenzione del soggetto e del medico non sono state sufficienti a ripristinare lo stato di benessere, la medicina tradizionale cinese può intervenire tramite diverse metodologie, tra cui le più note sono la farmacologia cinese, l’agopuntura, il massaggio e la ginnastica medica; forme note di ginnastica sono il Qi gong e Tai chi chuan.
L’azione “terapeutica” viene generalmente applicata sui meridiani energetici, canali dove scorre l’energia vitale del corpo umano: sono una fitta rete di collegamento con un decorso simmetrico tra destra e sinistra, in cui scorre il Qi, un termine che è tradotto spesso in “Energia Vitale” o “Soffio Vitale”. L’Universo e l’Uomo sono Qi, il Qi è sia materia che sostanza sottile, ha funzione di muovere, riscaldare, trasformare, proteggere, contenere – in breve, il Qi è l’energia che consente la vita e l’autoguarigione.
I meridiani rappresentano il sistema unificante della Medicina Cinese, senza di essi non avremmo le fondamenta olistiche pratiche di questa filosofia. Nel corpo collegano il centro alla periferia, interno ed esterno, alto e basso, regolano Yin e Yang e sono la connessione tra il Microcosmo (l’uomo) e il Macrocosmo (l’ambiente, il cosmo in ogni manifestazione della vita). Nella filosofia tradizionale cinese ogni cosa è catalogata come Yin-Yang per relazione: Yin e Yang sono principi opposti, complementari e indivisibili. Yin è freddo, pesante, scuro. Yang è caldo, leggero, luminoso. Mai nulla è solo Yin o solo Yang, ma queste due qualità insieme compongono il Tutto. Questa è la caratteristica fondamentale su cui si basa la MTC in cui trova la massima espressione pratica nella valutazione dei 12 meridiani Yin e Yang: i sei meridiani che originano dai visceri sono Yang, i sei che originano dagli organi sono Yin.
I dodici meridiani principali secondo la MTC:
- Polmone e Grosso Intestino.
- Stomaco e Milza.
- Cuore e Intestino Tenue.
- Vescica e Rene.
- Pericardio e Triplice Riscaldatore.
- Vescica Biliare e Fegato.
Più due meridiani speciali:
- Vaso concezione.
- Vaso Governatore.
Ogni meridiano è caratterizzato, oltre che dal suo flusso energetico del Qi, da punti riflessi particolari, conosciuti come Agopunti, punti dell’agopuntura e Tsubo nella visione Giapponese.
Non si sa con precisione in che modo furono scoperti i meridiani; si ritiene che i principi di base siano stati elaborati da individui con un’alta percezione sensoria, in grado di rilevare l’aura dei meridiani. Benché non esistano delle prove scientifiche ortodosse, la visione dell’aura è un fenomeno riconosciuto: oggigiorno, le leggi e i principi che regolano questa antica pratica sono più comprensibili da un punto di vista scientifico, grazie anche al supporto di strumenti elettronici sofisticati.
La conoscenza e la comprensione dei meridiani accrescono la capacità di capire gli squilibri che stanno all’origine di sintomi non riscontrabili patologicamente. Pertanto, dal punto di vista olistico, ignorare la dimensione energetica dei meridiani significa ignorare una gran parte di quel linguaggio corporeo che permette di capire più a fondo i disagi soggettivi dell’individuo.
KINESIOLOGIA E MEDICINA TRADIZIONALE CINESE
A partire dalla kinesiologia applicata, ogni orientamento kinesiologico considera sempre il linguaggio energetico dei meridiani, implementandolo alle consuete metodologie proprie della kinesiologia applicata generale. Anzi, come vedremo a breve, la Kinesiologia si è sviluppata fortemente sui concetti filosofici e pratici della MTC, integrandoli e facendone prassi ordinaria applicata da ogni professionista kinesiologo.
Fin dalle sue origini, la Kinesiologia Applicata si è sviluppata integrando profondamente le sue tecniche con il trattamento dei meridiani: ogni muscolo è associato a un meridiano e di conseguenza a una loggia. Questa relazione energetica si esprime nella reciproca influenza che la funzione muscolare ha sul meridiano e viceversa.
Il sistema dei meridiani è uno dei cinque fattori fondamentali utilizzati dalla kinesiologia applicata generale per trattare le disarmonie e i disagi psicofisici, si tratta di fattori correlati al forame intervertebrale – colonna vertebrale: in kinesiologia applicata generale sono indentificati con la definizione: 5 fattori dell’IVF.
Il sistema dei meridiani è il quinto dei fattori IVF. Nella ricerca kinesiologica si è riscontrato che i muscoli risultanti deboli al test muscolare sono spesso associati ad uno squilibrio energetico di uno o più meridiani. L’associazione meridiano/muscolo è in stretto collegamento ad un’altra relazione fondamentale, quella muscolo-organo/ghiandola. Per esempio: il muscolo sottoscapolare, già associato al cuore, è influenzato dal meridiano del cuore; il muscolo tensore della fascia lata, associato all’intestino crasso, viene influenzato dal meridiano dell’intestino crasso. La maggior parte delle altre associazioni muscolo-organo/ghiandole, sono correlate al rispettivo meridiano energetico.
Un aspetto molto importante, fondamentale, relativo al sistema dei meridiani si trova nei punti associati lungo la colonna vertebrale, sul meridiano della vescica. Questi punti sono strettamente correlati alle vertebre ed uno stato di squilibrio di uno o più punti di questo meridiano possono favorire importanti alterazioni del funzionamento vertebrale e della schiena in generale. Per esempio, la sublussazione vertebrale è spesso correlata all’attivazione di un punto associato del meridiano vescica oppure, viceversa, una vertebra sublussata e/o l’alterazione di un segmento vertebrale può alterare la funzione energetica dei punti associati o dell’intero meridiano della vescica. Le alterazioni vertebrali e/o muscolari hanno la tendenza a ripresentarsi quando il sistema dei meridiani non ritrova il suo equilibrio; d’altronde riequilibrare il sistema dei meridiani non risulta altrettanto efficace se non si correggono gli squilibri muscolari, della colonna e delle rispettive vertebre.
Da ciò è possibile capire come la medicina tradizionale cinese e soprattutto il sistema dei meridiani sia un metodo fondamentale di cui ogni kinesiologo si avvale quotidianamente nelle sue sessioni con gli utenti. Sono numerose le tecniche kinesiologiche basate sulla MTC, la circolazione energetica dei meridiani e degli agopunti. Alla luce di ciò è bene specificare come le tecniche usate dal kinesiologo per stimolare i punti dell’agopuntura siano basate sulla stimolazione manuale e – a meno che il kinesiologo non abbia l’abilitazione a farlo, tipo un medico agopuntore – mai per mezzo degli aghi.
La ruota dei meridiani, la distribuzione energetica, lo switching, l’inversione psicologica sono solo alcuni dei più comuni metodi della Kinesiologia Applicata che si basano sul sistema dei meridiani e le indicazioni pratiche/filosofiche della medicina tradizionale cinese.
Articolo di:
Fabio Valenzisi
Bibliografia essenziale:
– D. S. Walters, D.C., “Kinesiologia Applicata – Synopsis”; Ed. Castello.
– M. Stegagno – L. Rondini – C. Travaglini, “Manuale pratico di kinesiologia applicata”; Ed. Tecniche nuove.
– M. Montagnani, “La medicina energetica”; Casa editrice ambrosiana.
– H. Beinfield – E. Korngold, “Tra cielo e terra, guida alla medicina cinese”; Ed. Il Castello.
Le informazioni contenute in questo post non sono indicazioni o prescrizioni mediche, hanno il solo scopo di informare. Al fine di agire nel rispetto del proprio corpo e bene farsi seguire da operatori del benessere accreditati e consultare sempre il proprio medico.
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