
Con questo termine – ipoadrenia – si intende la condizione di squilibrio funzionale della ghiandola surrenale. Si tratta di un’insufficienza surrenale relativa, provocata o aggravata da fattori riscontrabili nello stile vita del soggetto; non è un problema patologico ma un’alterazione fisiologica delle ghiandole surrenali, i due cappellini posti sopra i reni che garantiscono i naturali meccanismi di gestione dello stress; conosciuta anche come “ipoadrenia non Addisoniana”, “ipoadrenia subclinica”, nevrastenia.
Sotto certi aspetti, l’insufficienza surrenale relativa può essere considerata un malessere della civilizzazione: l’eccesso di stimoli ambientali dovuti alla vita dei nostri giorni, sommati fra loro danno origine a quello che comunemente conosciamo come stress. Uno stato di attivazione dove gli stimoli sono di media intensità ma inesorabilmente protratti nel tempo, una stimolazione costante senza tregua a guisa della tortura cinese della goccia, di per sé insignificante ma nella sua inesorabile ripetizione, goccia dopo goccia, perfora il cranio.
Le ghiandole surrenali, poste sopra i reni, possono essere viste metaforicamente come parte di un’organizzazione militare del corpo; esse stimolano e dirigono le reazioni a qualsiasi tipo di stress, esterno o interno. Hans Selye, padre della medicina dello stress, ha coniato il nome di “sindrome generalizzata di adattamento”. Tale definizione nasce dagli studi del Dr. Selye in cui ha osservato come le reazioni allo stress sono sempre le stesse indipendentemente dalla fonte stressante, vale a dire che uno stress fisico, chimico, ambientale o emotivo innesca risposte fisiologiche molto simili e organizzate secondo uno schema preciso di sintomi comuni: indipendentemente dal tipo di stress (malattia, infezione, metabolico, ambientale, psicologico) le maggiori manifestazioni eclatanti possono essere febbre, ingrossamento del fegato o della milza, infiammazione delle tonsille, eruzioni cutanee ed altri sintomi di gravità variabile. Prendendo in considerazione questi elementi, senza contare la condizione del soggetto, Selye definì tale situazione la sindrome del “sentirsi semplicemente male” (just being sick).
In seguito Selye scoprì uno schema di tre fattori che accompagna sempre la sindrome: ingrossamento della corteccia surrenale; atrofia del timo, della milza, dei noduli linfatici e di tutte le strutture linfatiche; ulcere profonde, sanguinolenti, nello stomaco e nel duodeno.
Gli esperimenti di Selye furono eseguiti su cavie, stiamo parlando degli anni ’30 su per giù; da allora sono aumentati sempre di più gli studi e le ricerche che hanno confermato e ampliato le osservazioni di Selye, confermando tali meccanismi fisiologici nell’essere umano. Fino alla nascita della moderna medicina dello stress di oggi, la “psiconeuroendocrinoimmunologia”. Effettivamente si è riscontrato come sotto stress si presenta un quadro di gravità variabile che coinvolge l’ingrossamento della corteccia surrenale, alterazione disfunzionale del sistema linfatico e alterazione delle capacità digestive fino alla manifestazione di gastriti e/o ulcera peptica.
Gli studi di Selye aiutano a comprendere le varie cause della reazione surrenale, mettendo nella giusta prospettiva la condizione ricorrente di ipoadrenia relativa. Nel prossimo articolo parleremo delle varie forme di stress, per facilitare la spiegazione di tale fenomeno attraverso le aree maggiormente implicate nello stress: fisico, chimico, termico, emotivo.
Qui, alcune ricerche scientifiche sugli effetti dello stress:
• Ulcera peptica e stress.
• Gli effetti dello stress sul cervello e sulle cellule staminali surrenali.
• L’eredità di Hans Selye e le origini della ricerca sullo stress.
Articolo di:
Fabio Valenzisi
Bibliografia essenziale:
– Kinesiologia applicata Vol. 1, synopsis. David S. Walther.
– Psiconeuroendocrinoimmunologia e scienza della cura integrata. Il manuale; F. Bottaccioli, A. G. Bottaccioli
Le informazioni contenute in questo post non sono indicazioni o prescrizioni mediche, hanno il solo scopo di informare. Al fine di agire nel rispetto del proprio corpo e bene farsi seguire da operatori del benessere accreditati e consultare sempre il proprio medico.
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