
Dopo aver capito che la biologia dell’uomo e dell’animale non è affatto così insensata e priva di sistematica come si pensava, senza nessun senso e nessuna finalità, ovviamente cominciai a cercare un sistema per tutta la mia Nuova Medicina…
L’osservazione racchiusa nella frase appena letta, portò il dottor Hamer a fare delle ipotesi e a verificarle empiricamente, seguendo il modello scientifico. Fu così che nacque la quarta legge biologica che proponeva la suddivisione dei microbi in tre gruppi: funghi e micobatteri, batteri, virus che seguono una sequenza logica in base alla loro età ontogenetica e filogenetica.
Il primo gruppo di microbi sono i più antichi e corrispondono al paleoencefalo cioè il tronco cerebrale e il cervelletto; il secondo gruppo ha un’età intermedia e appartiene già al modello del neoencefalo, nello specifico la sostanza bianca; il terzo gruppo è quello più recente, una via di mezzo tra materia vivente e inanimata, appartiene al modello della corteccia cerebrale, ovvero la parte più recente del neoencefalo.
FUNZIONAMENTO DEI MICROBI NELL’ORGANISMO SECONDO LA QUARTA LEGGE BIOLOGICA
Il funzionamento dei microbi è direttamente gestito dalla parte del cervello che controlla il foglietto embrionale coinvolto, stabilendo un rapporto di simbiosi tra questi tre attori: area cerebrale, foglietto embrionale e microbi simbionti specifici.
Grazie a questa correlazione troviamo che i funghi e i micobatteri elaborano, al momento giusto, tutti gli organi diretti dal paleoencefalo, cioè quelli derivati dall’endoderma e dal mesoderma antico, producendo una riduzione cellulare per “necrosi caseosa” nella zona coinvolta, spesso riconosciuta come “tubercolosi”.
- I batteri sono attivi negli organi diretti dalla sostanza bianca appartenenti al mesoderma recente, producendo una riduzione ed una ricostruzione cellulare.
- I virus sono attivi negli organi diretti dalla corteccia cerebrale appartenenti all’ectoderma e favoriscono la ricostruzione cellulare.

RIPRODUZIONE E ATTIVITA’ DEI MICROBI NELL’ORGANISMO
Tutti i microbi lavorano nella fase di riparazione chiamata post-conflittolisi (PCL), cioè a soluzione dello shock biologico che ha innescato la sensata attivazione del processo finalizzato alla sopravvivenza, per tutto il suo decorso, cioè PCLa e PCLb.
Durante la fase attiva – FA – simpaticotonica del processo biologico, i microbi antichi ovvero funghi e micobatteri si moltiplicano allo stesso ritmo e con la stessa intensità delle nuove cellule “speciali” che l’organismo produce attraverso la mitosi, la divisione cellulare in più cellule partendo da una, grazie al programma messo in atto dal nostro corpo in modo biologicamente sensato.
Queste colonie di microbi rimangono a disposizione per tutta la FA: in questa fase sono inattivi, cioè “apatogeni o non virulenti” secondo la visione convenzionale.
Grazie alla diversa struttura genetica delle cellule “speciali”, destinate ad un uso singolo d’emergenza, rispetto a quelle autoctone che devono continuare ad essere presenti, i micobatteri riconoscono le “speciali” che devono essere distrutte, lasciando al loro posto le altre.
Purtroppo la medicina ortodossa istituzionale, su questa diversità genetica delle cellule “speciali” che considera “tumorali”, cosa insensata come abbiamo visto, ha ideato la cosiddetta “malignità”. Che è la causa di esiti nefasti solo perché viene presa per vera e creduta tale!
- I batteri partecipano al processo riparativo del tessuto mesoderma recente correggendo la struttura mediante demolizione e ricostruzione calcifica. La loro moltiplicazione avviene nella fase PCL, cioè in vagotonia dopo la soluzione dello shock biologico.
- I virus sono pertinenti agli organi derivati dall’ectoderma e diretti dalla corteccia cerebrale; lavorano nella fase PCL favorendo la restituzione cellulare, accelerando la ricostruzione di ulcere della pelle e delle mucose. La loro proliferazione avviene esclusivamente nella fase PCL: in tale fase la riparazione avviene più velocemente in presenza dei virus che non in loro assenza, in questo modo il processo di riparazione avviene biologicamente meglio.
CONCLUSIONI SULLA QUARTA LEGGE BIOLOGICA
Purtroppo la medicina istituzionale, su questa diversità genetica delle cellule “speciali” che considera “tumorali”, cosa insensata come abbiamo visto, ha ideato la cosiddetta “malignità” che è la causa di esiti nefasti solo perché viene presa per vera e creduta tale!
Sensatamente, osservato ad esempio come funzionano i virus in simbiosi con l’organismo, una cosiddetta “malattia virale” potrebbe essere considerata positivamente come la condizione naturale di “creazione dei suoi anticorpi”, utili a preservare l’essere umano dal ripresentarsi della stessa, o permettergli di smaltirla in forma minore e meno fastidiosa.
In sintesi, se ci affidassimo alla saggezza della natura potremmo scongiurare inutili dispersioni di energie evitando di imbarcarci in estenuanti cordate alla “ricerca della pietra filosofale” che risolva tutti i nostri malanni, costruendo teorie fuorvianti che vengono spacciate per “verità assolute” senza prova controfattuale, perdendo di vista il buonsenso e, soprattutto, il benessere di noi straordinari esseri umani.
Leggi anche gli articoli:
Articolo di:
Luca Bartolini
Bibliografia essenziale:
– R. G. Hamer, “Testamento per una Nuova Medicina Germanica”.
– M. Pfister, “Manuale di applicazione delle 5 Leggi Biologiche”.
– M. Pfister, S. Cella; “La malattia è un’altra cosa”.
Le informazioni contenute in questo post non sono indicazioni o prescrizioni mediche, hanno il solo scopo di informare. Al fine di agire nel rispetto del proprio corpo e bene farsi seguire da operatori del benessere accreditati e consultare sempre il proprio medico.
Se desideri essere messo in contatto con un medico specializzato in medicina integrata e olistica, uno dei nostri kinesiologi o direttamente con l’autore contattaci, saremo lieti di consigliarti gratuitamente sui professionisti della nostra rete di contatti.
[Disclaimer]
Correlati